
Sapete un tempo ero sempre disperatamente alla ricerca dell’approvazione altrui, ora non mi interessa, davvero. La mia autostima è cresciuta, sono cresciuta io, ho accumulato esperienza, non è che mi dispiaccia se qualcuno concorda con me naturalmente, ma ho capito che non è fondamentale che gli altri ci approvino per portare avanti le cose nelle quali crediamo con tutti noi stessi. A volte sono stata circondata da tante persone, da un gran numero di amici, facevo amicizia con i colleghi universitari. Mentre aspettavamo di sostenere l’esame, si stringevano legami. Incontrai più volte un ragazzo, ricordo il suo nome Felice. Che bello incontrarlo ogni volta, sapeva infondermi una tale calma. Poi perdemmo i contatti. Lui non era di Roma, si era trasferito per studiare o forse faceva il pendolare. Incontrai una volta una ragazza troppo simpatica che diceva che poco prima di sostenere un esame, invidiava tutti, i fruttivendoli, con tutto il rispetto per chiunque e tutti quelli che non dovevano provare una paura così grande. Poi fatto l’esame, una volta andato bene, non invidiava più nessuno. Questa cosa mi colpì e mi rimase impressa. Così come ricordo un ragazzo che conoscevo dalle Superiori perché, pur non essendo nella mia classe, spesso le nostre sezioni erano, per così dire, gemellate e si andava in gita insieme. Era carino, mi piaceva, mi guardava sempre, ma non mi ha quasi mai parlato. Le sue compagne di classe erano una più antipatica dell’altra, veramente si contendevano il primato, acide, piene di sé, le avevano tutte. Insomma, incontrai questo ragazzo ad un esame e fu in quell’occasione che ci rivolgemmo la parola per la prima volta. Era molto agitato, cercai di tranquillizzarlo. Non mi ricordo se ripetemmo, con alcuni ci facevamo domande, ripassavamo, ci scambiavamo dubbi e perplessità. Giurisprudenza era un rifugio infernale, refugium peccatorum secondo un amico di una mia amica. Lo disse un sabato sera in pizzeria, di fatto era così, ma non fu carino a dirlo. Io la facoltà la scelsi, più o meno. Poteva capitare di aspettare mezza giornata o una giornata intera per essere chiamati e si andava a mensa a mangiare insieme o nella peggiore delle ipotesi si finiva al giorno dopo. Per questo capitava di avere tempo a disposizione per parlare. Ma tornando al ragazzo del quale vi stavo parlando, del quale stranamente, con la mia memoria smisurata, non ricordo nemmeno il nome, successe questo. Fu bocciato e se ne andò arrabbiatissimo, dicendo che era colpa mia. Ora, capisco il dispiacere, la delusione cocente e via di seguito, ma gli chiesi come mai pensasse che il fattaccio fosse da imputare a me, non avevamo mai nemmeno studiato insieme e pure in quel caso non vedo che cosa potesse autorizzarlo a darmi la colpa. Sembra che gli avessi detto parole incoraggianti. Ma che gli dovevo dire, scusate, sei un cretino vedrai che ti bocceranno di sicuro? Che poi, se anche si viene bocciati, certamente non è perché si è stupidi o impreparati. Magari ti ha detto proprio male, ma poi io che ne so? Magari non aveva studiato e mi lanciò un’anatema, dissero che avrebbero dovuto bocciare pure me! Grazie, molto gentile, com’è umano. Ci rimasi malissimo, giustamente turbata. Se ne andò insultandomi, io ho sempre avuto un talento straordinario nell’incontrare tipi strani, questo va detto! Non ricordo bene nemmeno che esame fosse, tanto rimasi scioccata. Era una cosa da Guinness dei Primati. Fui promossa e presi pure un bellissimo voto, ma mi credete se vi dico che mi rimase l’amaro in bocca?
Non l’ho più incontrato fortunatamente, se pure l’ho incrociato, ha preso il fugone, meglio così.
Certo che se non li incontro tutti io gli imbecilli, non sono contenta! 😂😂😂
Chissà come mai, mi è venuto in mente lui, l’ho pure fatto diventare protagonista di un mio post, sono proprio una brutta persona, vado in giro a tranquillizzare la gente. Non si fa!!! Hai capito che non si fa! 😄😄😄
Dire che ci rimasi pure male per la sua bocciatura!!!

bello questo tuo raccontare, leggerti è come stare seduti accanto a te, mentre con calma narri le emozioni della tua vita, fra una risata e uno sguardo furtivo. Mi hai ricordato molti episodi della mia vita, a me era successo alle superiori, m’innamorai di una ragazza e praticamente smisi di studiare, il mio amore platonico per lei mi fece perdere tutti i punti cardine della vita. Si può dire che il destino del mio cammino in qualche modo dipese da quell’incontro occasionale, ma a quell’età non si può chiedere alla ragione di prendere il sopravvento, sono le emozioni a parlare per noi. Ci furono poi altri mille incontri con sfumature di ogni genere, non basterebbe un libro per raccontarle tutte, ma tutte le ragazze in questioni non seppero mai nulla del mio cammino, lasciai che ognuna di loro immaginasse la sua realtà, in fondo anche questa era una pagina d’amore…❤
Un caro abbraccio Valeria, buonanotte e buon week end, domani sul mio blog leggerai una bella narrazione poetica che ho preparato questa notte…👍😊🤗🤗😉
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Non vedo l’ora! Ti ringrazio di cuore ❤️ per questo tuo meraviglioso commento, ma non so se tu abbia letto questo.
Ti giro il link. Un caro abbraccio, a domani! Buonanotte ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ 👍😊🤗🤗😉👋
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http://mypersonalblog58636618.com/2022/12/09/quello-che-massimo-mi-ha-ispirato/
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Purtroppo di disturbati mentali è pieno il mondo. Però ti do un’altra ipotesi…e se ti avesse detto così perché gli piacevi e averti visto lo aveva distratto dall’esame? No eh? Va be, c’ho provato…😉
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Sei già il secondo che mi dice questo, mi dispiace tantissimo che gli sia andato male l’esame, mi sono anche sentita in colpa. Non so che dirti, apprezzo molto il tentativo, grazie davvero! 😉😄
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La colpa bisogna darla sempre a qualcun altro. L’avrai confuso…..
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Io non do mai la colpa dei miei errori a nessuno. Ah l’ho confuso, ho capito! 😄😄😄
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Ho pensato alla frase della tua vecchia amica, che “invidiava” coloro che non dovevano affrontare il temuto esame.
Io invece la penso diversamente: è il bello del vivere quello di dover affrontare gli esami della vita, è l’adrenalina il motore delle nostre emozioni, è il superamento degli ostacoli ciò che ci fortifica.
Una vita piatta, senza paure, senza esami da superare… no, non farebbe per me.
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Io la penso proprio come te, però la sua frase, detta così limpidamente mi fece tanto ridere. Poi è chiaro che anche lei affrontava i problemi, altrimenti avrebbe anche lasciato perdere gli studi.
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AH, senza dubbio.
Nell’affrontare gli esami ho visto molti atteggiamenti differenti. Io per esempio mi estraniavo un po’, pensavo davvero ad altro.
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Beh, io non ci riuscivo proprio ad estraniarmi.
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Io sì.
Il giorno prima per esempio non studiavo e nemmeno ripassavo. Lasciavo la mente libera, e le nozioni si sedimentavano.
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Qualche volta anche io non studiavo il giorno prima, ma la maggior parte delle volte studiavo, però non ho mai fatto nottate sui libri 📚
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Ma che persona ingrata è stato quel ragazzo!!! Ma come, l’hai aiutato a ripassare, l’hai incoraggiato! Cosa potevi fare di più ? Dargli un bel trenta? Quello toccava a lui meritarlo, vedrai se avesse studiato di più ce l’avrebbe fatta!!! E ‘ tipico degli insicuri dare la colpa agli altri su quello che non sanno fare!!! Ridici sopra che è meglio!!! Tu sei stata bravissima!!!! Ciao bimba belle e brava!!!! ❤ ❤ 🙂
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Grazie Vitty, sì, infatti magari non aveva studiato abbastanza. In ogni caso dare la colpa a me, boh non ne capisco il senso. Grazie infinite, tu mi difendi sempre! Buonanotte ⭐️ mia cara!!!! 😄🙂🙂🙂❤❤❤❤❤
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