Il tempo per fare chiarezza

Sono stanca di pensare di avere una bella famiglia, un tempo lo eravamo, quando regnava l’unione. Poi si è fatto troppo spazio alla prepotenza. Di mio sono tollerante anche oltre l’inverosimile, ma non mi faccio mettere i piedi in testa.

Ho imparato a difendermi dalla violenza verbale, da chi vuole avere sempre ragione, costretto a doversi fare carico di tutto, ma avendo una ricca contropartita in cambio.

In questo momento mi sento di non esistere, è una sensazione bruttissima. Lui soffre, io invece mi diverto così tanto a pettinare le bambole. Sì perché è questo il mio mestiere nella vita. Di mattina gioco con l’orsacchiotto 🧸 e di pomeriggio pettino le bambole ed attendo a tutte le loro necessità.

Eh, sì, dai, bisogna prendere atto nella vita. Peccato che valga solo per me, che strano! I famosi due pesi e le due vecchie misure.

Lui è nato per illuminare il mondo, io per spegnere le stelle.

Faccio tutto da sola, su questo in parte, posso anche convenire, ma sai com’è? Quando sei circondato da ciò che non ti piace, sei costretto a fare di necessità virtù. Queste non sono parole di sfogo, dettate dall’impulsività. Sono tutte ben ponderate, è da tempo che so come stanno veramente le cose. Ma tanto Valeria è forte, è buona, è quella che capisce. Abbaia, ma non morde. Mette pace, si prende tutto il peso sulle spalle, non decide niente, non può decidere niente. È tanto cara.

Sapete che nuova c’è? Valeria si è proprio rotta le scatole.